Histoires vécues / Storie vissute


Cappella del Monte Thabor

Chapelle du Thabor
Un patrimonio alpino minacciato dal cambiamento climatico



cappella del Thabor
16 luglio 2024
“Salviamo la Chapelle du Thabor”




Dopo diversi anni di lavoro, finalmente il 30 giugno 2025,
il comune di Bardonecchia Area Tecnica Lavori Pubblici e Patrimonio ha comunicato che “è stata inviata la determinazione n.210 relativamente alla ricostruzione della Cappella del monte Thabor, allo studio Atelier Multiple di Grenoble, per la gestione progettuale come anche il deposito del permesso di costruire presso l’ufficio tecnico del Comune di Névache”. Il presente atto amministrativo è pubblicato sul sito ufficiale del Comune di Bardonecchia.

1- Salvaguardia et storia
2- Processione









1- Salvaguardia et storia

Arroccata a 3178 metri di altitudine, la cappella del Thabor, gioiello del patrimonio alpino, si trova oggi ad affrontare una sfida importante: la sua sopravvivenza di fronte agli effetti del cambiamento climatico. Costruita sul permafrost, questa cappella storica, testimone di secoli di pellegrinaggi, è chiusa e inaccessibile da ottobre 2021 per causa di grave instabilità della struttura. Vede le sue fondamenta indebolite dallo scioglimento di questo terreno ghiacciato.
La cappella del Thabor, al di là del suo valore patrimoniale, è un simbolo della fragilità degli ecosistemi alpini di fronte al cambiamento climatico. Il suo spostamento sembra essere l’unica soluzione e costituisce un atto forte, che testimonia la necessità di prendere misure per proteggere il nostro patrimonio naturale e culturale.
Non si conosce l'origine del nome "Thabor", forse deriva da un pellegrino di ritorno dalla Terra Santa. La cappella è dedicata alla Vergine Addolorata. Il documento più antico che la menziona è un registro parrocchiale di Mélezet, che riporta entrate e uscite per l'anno 1648. Un manoscritto dell'Abate Gérome André segnala che la cappella fu distrutta nel 1694, al punto da non potervi più celebrare la messa come si faceva da tempi immemorabili, in occasione della festa di San Bartolomeo. L'Abate spese 90 lire per ricostruirla. Ingrandita nel 1816, fu poi restaurata nel 1875. Tra il 1895 e il 1897, Maximilien Vallory, parroco di Mélezet, la fece ampliare per poter contenere 300 persone. È nel 1860, durante un'epidemia di tifo, che il Consiglio comunale di Mélezet fece voto di recarsi in processione al Monte Thabor, il 16 luglio.
Questa storia evidenzia la profonda radice storica e religiosa della cappella, legata non solo a eventi di fede ma anche a momenti di difficoltà per la comunità locale.

1.1 - Studi approfonditi per un progetto di salvaguardia
Prima di procedere allo spostamento, sono stati condotti studi geotecnici e geofisici per determinare la nuova posizione ideale. Queste indagini hanno permesso di assicurarsi della presenza di roccia con assenza di permafrost nel luogo previsto per le fondamenta. Parallelamente, sono state intraprese ricerche storiche per chiarire i confini della parcella, situata all'incrocio dei comuni di Valmeinier, Névache e Orelle.
Di fronte a questa situazione critica, i comuni di Névache e Bardonecchia hanno preso una decisione audace: spostare la cappella di circa 60 metri verso la cima. Questo spostamento permetterà di posizionarla su un terreno più stabile, su roccia. Questa operazione delicata, che avverrà pietra per pietra, richiederà un cantiere impegnativo per la sua distanza e la sua quota.

1.2 - Un appello alla mobilitazione
La realizzazione di questo progetto ambizioso richiede un finanziamento importante. Sono già state avviate diverse campagne di raccolta fondi e viene lanciato un appello alla mobilitazione per contribuire alla salvaguardia di questo patrimonio eccezionale, testimone della storia e della spiritualità delle Alpi. Bisogna ringraziare i generosi donatori che hanno già partecipato, quelli di Névache e della conca di Bardonecchia e in particolare la comunità di Les Arnauds e di Melezet (Assomont, Fr Melezet 45, 10052 Bardonecchia (TO),  P.IVA 07566200015, assomont.melezet@gmail.com).

1.3 - Cronologia degli Interventi e delle Controversie
La Cappella del Thabor, un sito di notevole importanza storica e religiosa, è stata al centro di numerosi sforzi per la sua conservazione e per la definizione della sua proprietà.  Ecco le tappe salienti di queste iniziative:

1954
Vengono avviati lavori di restauro della cappella, promossi dalla parte italiana.
marzo 1954
Una notifica del Ministero dell'Interno francese informa della decisione della Commissione di Conciliazione, che presumeva la proprietà della cappella in capo al Comune di Bardonecchia.
21/10/2013
Laurent Fabius, allora Ministro degli Affari Esteri francese, risponde a un'interrogazione del sindaco di Névache (Georges Pouchot Rouge-Blanc), inoltrata tramite il deputato delle Alte Alpi, Joël Giraud. Da questa data, la proprietà avrebbe dovuto essere restituita a Bardonecchia.
estate 2015
Un gruppo di abitanti di Mélezet lancia il primo segnale di allarme, contattando l'APATREN (Associazione per la Protezione del Patrimonio Religioso di Névache) per chiedere aiuto.
2016
Una lettera del Ministero delle Finanze Pubbliche francese dell'agosto 2016 attribuisce la proprietà al comune di Bardonecchia.
2017
La sezione del Club Alpino Italiano di Bardonecchia collabora con APATREN e avviano una campagna di sensibilizzazione presso i diversi comuni limitrofi.
02/03/2017
Su richiesta del Comune di Bardonecchia, un'agenzia italiana esegue una perizia e un primo sondaggio.
primavera 2019
L'APATREN lancia una prima sottoscrizione e organizza eventi (concerti, serate di racconti) per sensibilizzare i turisti.
31/10/2019
Il Signor Jean-Louis Chevalier, sindaco di Névache, e l'APATREN inviano una lettera congiunta per attirare l’attenzione al problema.
primavera 2020 La campagna di sensibilizzazione si estende a un vasto numero di personalità ed enti, inclusi Ministeri (Esteri, Interno, Finanze, Cultura), la Prefettura delle Alte Alpi, l'ex Ministro della Cultura Françoise Nyssen, il deputato Joël Giraud, il sindaco di Briançon Gérard Fromm, di Modane … e vari media (France 3, Le Dauphiné Libéré, Alpes1, Terre Sauvage). Vengono inviati circa cinquanta messaggi a privati, a tutti i Club alpini della regione Alvernia-Rodano-Alpi (in particolare la sezione "Rodano-Alpi") e a tutti i rifugi attorno al Thabor. Le azioni sono amplificate tramite i social media.
dal 21/06/2020
Secondo il Ministro della Cultura francese, il dossier è in gestione alla Direzione Regionale degli Affari Culturali (DRAC). A seguito di vari incontri tra l'Unità Dipartimentale Architettura e Patrimonio, i comuni di Névache e Bardonecchia, la prefettura e la sottoprefettura di Briançon, e gli Architetti dei Bâtiments de France, la sindaca di Névache, la signora Chrétien, ha contattato il Notaio Audiffred di Névache per formalizzare la proprietà del comune di Bardonecchia sul territorio di Nevache.
17/12/2020
Gli architetti dell'Atelier Multiple di Grenoble si aggiudicano l'incarico. Effettuano una prima missione sul posto a piedi per rilievi architettonici e ricognizion.
18/09/2021
Sette membri del team si recano in elicottero e lavorano per tutta la giornata. Gli esperti Styx4D strumentano il sito per realizzare due profili longitudinali e un profilo trasversale nei pressi della cappella.
17/10/2021
La cappella viene messa in sicurezza con un'opera di "cinturazione" da parte del Comune di Bardonecchia.
25/11/2021
Il Consiglio Comunale di Bardonecchia accetta ufficialmente la proprietà della cappella.
luglio 2022
Nell'ambito del progetto di ricostruzione della cappella del Thabor, si procede alla delimitazione della proprietà della parcella. Emerse che i confini catastali non coincidevano tra i comuni vicini sull'assemblaggio delle mappe catastali. È stato quindi necessario definire su quale comune la cappella sarebbe stata ricostruita e, a tal fine, ricorrere all'esperienza di un geometra. Dopo aver verificato la delimitazione del comune di Orelle (approvata dal prefetto della Savoia il 16 febbraio 1923), del piano catastale Rabbini (stabilito il 10 marzo 1886) e della retrocessione di terreni alla Francia in base al trattato di pace del 10 febbraio 1947, si è constatato che il terreno si trova sul territorio del comune di Névache.
autunno 2024
Deposizione di una croce da parte della comunità di Melezet e di Les Arnauds sul Thabor.
30/06/2025
È stata inviata la determinazione n.210 relativamente alla ricostruzione della Cappella del monte Thabor, allo studio Atelier Multiple di Grenoble dal comune di Bardonecchia.

Questa cronologia dettagliata illustra la complessità e l'ampiezza degli sforzi e degli attori coinvolti nella vicenda della Cappella del Thabor, un vero e proprio caso di interesse transfrontaliero e patrimoniale.

1.4 - A Sostegno del Progetto
Diversi enti e collettivi supportano attivamente il progetto di restauro e conservazione della Cappella del Thabor:
    • L'associazione "Amici del Patrimonio Religioso di Névache" (A.PAT.RE.N.)
    • Il Club Alpino Italiano di Bardonecchia
    • Monsignor Xavier MALLE, vescovo di Gap
   • Il collettivo Thabor. I membri del Collettivo Thabor sono molto attivi sul tema della cappella del Thabor, che definiscono una "sentinella bioclimatica". Essi si adoperano per promuovere una forma di turismo sostenibile in grado di preservare l'identità culturale e ambientale del territorio. Inoltre, cercano autorizzazioni e finanziamenti per il restauro della cappella, contattando numerose personalità nelle due regioni transfrontaliere (Alvernia-Rodano-Alpi, Provenza-Alpi-Costa Azzurra), programmi transfrontalieri (Alcotra), diocesi, comuni limitrofi, la Regione Piemonte, la Città Metropolitana di Torino e iniziative di sviluppo turistico dei territori alpini (nell'ambito del programma "Espace valléen"…). Molti hanno già assicurato il loro sostegno. Proseguono la loro missione con la ricerca di eventuali fonti di finanziamento e potenziali donatori (Fondazione del Patrimonio Francia, Fondazione Lavazza, Compagnia San Paolo, ecc.).

1.5 - Progetti di Sviluppo Territoriale tra Piemonte e Savoia
Contemporaneamente alla costruzione della nuova linea ferroviaria Torino-Lione, è stata avviata una serie di progetti collaterali volti a migliorare le infrastrutture e i servizi tra la Valle di Susa (Piemonte) e la Valle della Maurienne (Savoia). Un protocollo d'intesa è stato firmato per finanziare un certo numero di questi interventi nella Valle di Susa, con un investimento di 50 milioni di euro distribuiti tra i Comuni interessati. Durante la sessione plenaria, il Comitato ha adottato un parere che sottolinea l'importanza dei programmi LEADER e del modello partecipativo per sostenere la coesione territoriale ed economica. L'obiettivo è semplificare l'accesso ai fondi e garantire che le priorità delle zone rurali e montane siano integrate in tutte le politiche europee. Nel prossimo quadriennio 2024-2028, la Regione Sud prevede di investire 2,972 milioni di euro per rafforzare e migliorare i territori rurali nel contesto delle attuali sfide climatiche, economiche e sociali. Questo intervento rientra nel quadro della nuova "Strategia regionale per accompagnare lo sviluppo sostenibile dei territori rurali", approvata lo scorso venerdì 25 ottobre.







2 - Processione

È sicuramente dal 1860, che durante un'epidemia di tifo, il Consiglio comunale di Mélezet fece voto di recarsi in processione al Monte Thabor ; questa usanza perdura con fervore da parte degli abitanti ed è anche seguita dai villeggianti fino ad oggi.
Mercoledi 16 luglio 2025
Don Daniele Venco (vice parroco Torino Lingotto), guiderà i fedeli in processione alla Cappella del Monte Thabor, con partenza alle ore 6 dal Pian della Fonderia in fondo alla Valle Stretta, per condividere un bel pezzo di cammino di vita. Cogliamo l’occasione per ringraziare i diversi parroci che si sono susseguiti nel tempo e per ultimi: Don Masset, Don Paolo, Don Popolla, Don Gaude, Don Luciano, Don Marcello e Don Daniele per il quarto anno.

Il Monte Thabor, situato nelle Alpi Cozie, è una meta apprezzata sia per l'escursionismo e in particolare per i pellegrinaggi (16 luglio e 24 agosto) lungo le XIV stazioni della Via Crucis. È noto per ospitare la cappella con pellegrinaggio più alto di Francia. La vetta segnava fino al 1947 la frontiera tra l'Italia e la Francia. Il trattato di Parigi stipulato dopo la seconda guerra mondiale ha fatto sì che la cappella sia rimasta sul territorio francese ; attualmente la frontiera Francia Italia passa all'inizio della Valle Stretta invece una volta passava a circa 5 km più a est.

Le principali vie di accesso:
    • Dalle Granges de la Vallée Étroite (Valle Stretta) Italia
    • Da Orelle (attraverso Valmeinier): pista forestale del Prec, che inizia dalla località Bissortette
    • Da Valmeinier (tramite il parcheggio della Chenalette) cappella Notre-Dame des Neiges.
    • Da Valfréjus (Modane) da Le Lavoir (tramite una pista carrabile o il GR5).
    • Da Névache (nella Vallée Clarée) partendo da Laval e poi dal Refuge des Drayères.




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